laboratorio
teatrale sullo specchio delle anime semplici di marguerite
porete
diretto
da alessandro berti
Forlì,
Sala San Luigi, 28, 29 e 30 marzo 2014
Nuotare
dentro il mare della gioia è una frase dello Specchio delle
Anime Semplici, il trattato spirituale del XIII secolo attribuito da
Romana Guarnieri alla beghina Marguerite Porete. Ma frasi come
questa, straripanti di passione e poesia, le possiamo trovare nelle
opere di altre figure spirituali coeve: Hadewijch, Mechtild von
Magdeburg, la nostra Angela da Foligno. Questa mistica peculiare è
arrivata fino a noi in virtù della sua stessa forza, e non per
diritto, che queste donne si sono invero dovute conquistare a fatica
e spesso con costi personali altissimi. Oggi questo corpus viene
giustamente riconosciuto come la sorgente di molta spiritualità
moderna e a noi contemporanei è regalata la sorpresa di testi dal
contenuto eterno scritti in una lingua spesso brusca,
intrattabilmente poetica e di altissima qualità sintetica.
E'
proprio questa doppia qualità, spirituale e estetica, a farne un
materiale dalle potenzialità anche teatrali e comunicative. E in
più, come spesso accade per testi scritti da donne, queste parole
sono pensate per essere dette e non lette, anzi addirittura recitate
e cantate. E non è nella lingua scientifica e liturgica dell'epoca,
il latino, che sono scritte ma in lingua materna, cioè, in questi
casi, il volgare umbro, il brabantino, il francese, il medioalto
tedesco. Tutto insomma va nella direzione di un loro uso, anche oggi,
pubblico e, pur in un senso molto distante da quello
odierno, spettacolare.
Proprio
però per non correre il rischio di un appiattimento e di una
riproposta superficiale di questi materiali così preziosi, abbiamo
scelto di lavorarvi con calma, attraverso una serie di laboratori
stagionali, di città in città, in un percorso di ricerca articolato
che ha in sé elementi teatrali pratici (esercizi fisici e vocali,
lavoro tecnico sulla recitazione), teorici (analisi del testo,
lettura dei commenti), spirituali (interrogazione, sulla base
dell'esperienza che trasuda da questi testi di donne, del senso che
diamo al sacro e della capacità che ha questo senso di nutrire, o
meno, le nostre biografie).
Il
prossimo laboratorio pratico si svolgerà a Forlì (nel weekend dal
28 al 30 marzo 2014).
All'interno
del lavoro le diverse aree di ricerca si succederanno e
intersecheranno.
Prima
di tutto, e per la gran parte del tempo, il vero e proprio lavoro
pratico teatrale, che si rivolge principalmente a persone che
hanno il desiderio di mettersi alla prova in un percorso rigoroso di
approfondimento del linguaggio scenico e che comprende: a) elementi
di interpretazione del testo; b) elementi di tecnica comunicativa di
base (mnemotecnica, analisi della frase, accentuazione); c)
osservazione e studio della propria voce suonata e cantata; d) lavoro
sul corpo come strumento danzante.
Poi,
quando sarà necessario al percorso espressivo, e qualche volta lo
sarà, apriremo finestre di lavoro sul testo, riprendendo
le parole di Marguerite e interrogandole.
Il
laboratorio è gratuito. Si richiede una lettera di presentazione e
motivazione che ha il valore di una preiscrizione. Nel caso in cui le
richieste siano maggiori rispetto alle possibilità di accoglienza
verrà fatta una scelta che potrà prevedere anche un numero maggiore
di partecipanti in qualità di uditori e testimoni.
Iscrizioni
entro il 15 marzo 2014 a pigifo@pigifo.it
Alle
allieve verranno spediti i testi di riferimento entro il 18 marzo
2014.