Prologo
Voi che
dentro questo libro leggerete
Se lo
volete capir bene
Pensate a
quello che direte
Perché è
duro da comprendere
Umiltà
dovete prendere
Che della
Scienza è tesoriera
E delle
altre Virtù madre
Teologi e
altri chierici
Certo non
lo capirete
Per
quanto abbiate ingegni chiari
Se
umilemente non procederete
E che
Amore e Fede assieme
Le
padrone della casa
Vi
faccian superar Ragione
Ragione
stessa ci testimonia
E lo fa
senza vergogna
Che Amore
e Fede la fan vivere
E che di
loro non si libera
Perché
su lei han signoria
E lei del
tutto umilïata convien sia
Dunque
umïliate le vostre scienze
Che su Ragione son
fondate
E riponete ogni
fiducia
In quelle scienze che
son donate
Dall'Amore, e dalla
Fede illuminate
E allora
comprenderete questo libro
Che l'anima fa vivere
d'Amore.
1.
O voi attivi e voi
contemplativi
E può darsi anche
annientati per vero amore
Che udrete certi
prodigi del puro amore
Del nobile amore
Del sublime amore
dell'Anima Affrancata
E come lo Spirito
Santo
Abbia piantato la sua
vela in lei
Come nella sua nave
Io vi prego per amore
che ascoltiate
Con attenzione piena
Del più sottile, più
interiore intendimento
E con gran diligenza
Perché sennò lo
capiranno male quei ch'ascoltano
Se già non sono
questa cosa stessa.
2.
Tutti voi figli della
Santa Chiesa
Per voi ho fatto
questo libro
Perché possiate
udire, e valervene
Della vita perfetta
E dello stato di pace
A cui la creatura può
arrivare
Per la virtù della
perfetta carità
Dono donato dalla
Trinità
Di tale dono
sentirete parlare
In questo libro
E chi ne parla è
intelletto d'Amore
Che risponde alle
domande di Ragione
3.
Perciò cominceremo
adesso qui
Di Santa Chiesa dai
comandamenti
Perché ciascuno con
l'aiuto di Dio
Possa nutrirsi come
può di questo libro
Dio ci comanda che
noi l'amïamo
Con tutto il nostro
cuore, e tutta l'anima
E tutta la forza
E noi stessi così
come dobbiamo
E il nostro prossimo
così come noi stessi
Prima di tutto che
noi l'amiamo con il cuore
Tutto il cuore
Cioè che i nostri
pensieri siano in Lui
Per tutto il tempo,
sempre, veramente
E tutta l'anima
Cioè che anche a
costo di morire
Noi non diciamo se
non la verità
E con tutta la forza
Cioè che facciamo
tutte le nostre opere
Puramente per lui
E che amiamo noi
stessi come dobbiamo
Cioè che nel farlo
non guardiamo il nostro profitto
Ma la perfetta
volontà di Dio
E il nostro prossimo
come noi stessi
Cioè che non
facciamo né pensiamo né diciamo
Al nostro prossimo
cosa alcuna non vorremmo
Che Lui facesse a noi
Questi comandamenti
Sono per tutti
necessari alla salvezza
Da una vita minore di
questa
Nessuno può aver
grazia.
Ricordate l'esempio
del giovane
Che disse a Gesù
Cristo: Signore
Io li ho osservati
fin da piccolo
E
Gesù Cristo gli disse: una cosa
Una sola devi fare
Se vuoi essere
perfetto
Vai, vendi tutte
le cose che hai
E quel che ci
ricavi dallo ai poveri
Poi seguimi: avrai
un tesoro nei cieli
E'
il consiglio
Per
la piena perfezione delle virtù
E
chi ben l'osserverà
Dimorerà
nella vera carità
4.
Carità
non obbedisce a cosa creata
Fuorché
ad Amore
Carità
non ha niente di proprio
E
metti anche che abbia qualche cosa
Non
dice che sia sua
Carità
lascia i suoi propri bisogni
E
va a occuparsi di quelli degli altri
Carità
non chiede nessuna ricompensa
A
nessuna creatura
Per
qualche bene, qualche piacere ch'ella faccia
Carità
non ha vergogna né paura né disagio
E'
così dritta che non si può piegare
Qualsiasi
cosa le succeda
E
carità non fa né tiene conto
Di
cosa alcuna che sia sotto al sole
Il
mondo intero non son che poveri avanzi
Carità
dona a tutti
Quel
che ha di prezioso
Non
trattiene neppure se stessa
Perciò
spesso promette quello che non ha
Per
la sua grande generosità
Nella
speranza che a chi più dona più rimanga
Carità
è così saggio mercante che guadagna
Là
dove tutti gli altri perdono
E
scappa dai legami
In
cui gli altri si legano
E
così lei ha grande moltiplicazione
Di
quel che piace ad Amore. E notate:
Chi
avesse proprio perfetta carità
Sarebbe
mortificato
Per
opera di carità
Nel
suo attaccarsi alla vita dello spirito.
7.
Amore:
Quest'anima non fa conto di vergogna
Né
di onore, di povertà, né di ricchezza
Di
agio, disagio, né d'amore, né d'odio
E
né d'inferno, e né di paradiso
Ragione:
Eh per
Dio, Amore, che vuol dire?
Amore:
Lo sa
quella persona e nessun'altra
A
cui Dio ha regalato l'intelletto
Perché
la Scrittura stessa non lo prende
Né
senso umano lo comprende
Né
sforzo di creatura aiuta a intenderlo.
Questo
regalo è regalato dall'Altissimo
Nel
quale questa creatura è rapita
Per
pienezza di conoscenza
E
niente resta nell'intelletto di lei
E
tale anima, che è diventata nulla
Ha
dunque tutto e però non ha niente
Vuole
tutto e vuole niente
Sa
tutto e non sa niente
Ragione:
E come
può, signora Amore, quest'anima
Volere
quello che questo libro dice voglia
Se
prima ha detto che non ha volontà?
Amore:
Ragione,
non è la sua volontà che lo vuole
Piuttosto
è la volontà di Dio che in lei lo vuole
Perché
quest'anima non dimora in Amore
Se
così fosse avrebbe ancora desiderio
Piuttosto
è Amore a dimorare in lei
E
ha imprigionato la sua volontà
Perciò
è Amore a compiere in lei
La
volontà di lei
E
dunque Amore opera in lei senza di lei
Ecco
perché non c'è niente di spiacevole
Che
possa dimorare dentro lei.
8.
Ragione:
Amore,
che meraviglia è questa qui?
Quest'anima
non ha attrattiva per la grazia
Né
alcun desiderio spirituale
Perché
ha preso congedo dalle Virtù
Che
danno modo di vivere bene
A
tutte le anime buone
E
senza le virtù non ci si salva
Né
si perviene a perfezione di vita
E
chi le ha, non sarà mai deluso!
E
nientemeno quest'anima da loro
Prende
congedo.
Non
è fuori di senno
Quest'anima
che parla in questo modo?
Amore:
No, senza alcun dubbio, no
Ché
tali Anime hanno meglio le Virtù
Che
non tutte le altre creature
Però
non ne hanno l'uso
E
sono state loro serve abbastanza
Così
da esserne d'ora in poi del tutto libere
Ragione: Eh
Amore, e quando furono serve?
Amore: Quando
dimoravano in amore
E
in obbedienza nei vostri confronti
Dama
Ragione
E
anche delle altre Virtù
E
tanto vi han dimorato
Che
sono infine diventate libere
Ragione: E
quand'è che diventano libere?
Amore: Quando
amore dimora in loro
E
le Virtù servono a loro
Senza
nessuna contraddizione
E
senza fatica da parte di queste anime
Amore: Eh,
senza dubbio, Ragione
Queste
anime diventate così libere
Hanno
sperimentato giorni e giorni
Quello
che Costrizione suole fare
E
a chi loro domandasse quale sia
Il
più grande tormento
Che
creatura mai possa soffrire
Esse
direbbero: dimorare in Amore
Ed esser
nell'obbedienza delle Virtù.
Perché
bisogna dare alle Virtù
Tutto
quel che domandano
Costi
quel che costi alla Natura
E
le Virtù chiedono onori e averi
E
cuore, e corpo, e vita
E'
da intendere così: che tali anime
Lascian
tutte le cose
E
ancora dicono le Virtù a quest'anima
Che
tutto ha donato loro
Nulla
ha tenuto per confortar Natura
Il giusto
solamente sarà salvo
E
perciò questa povera Anima
Che
ancora serve alle Virtù
Dice
che vorrebbe essere agitata da Paura
E
nell'inferno fino al giudizio tormentata
Purché
poi dovesse essere salvata.
In
tale costrizione vive l'Anima
Sulla
quale le Virtù hanno potere
Ma
le anime di cui parliamo
Hanno
portato al punto le Virtù
E
non fanno niente per esse
Anzi
son le Virtù a fare tutto quello
Che
queste Anime vogliono
Senza
contraddizione o costrizione
Perché
queste Anime sono le loro signore.
9.
Chi
domandasse a queste anime libere
Pacifiche,
sicure
Volete
essere in purgatorio? No, direbbero
Volete vi si
garantisca, in questa vita, la salvezza?
No,
direbbero.
Volete
essere in paradiso? No, direbbero.
E
del resto come potrebbero volerlo?
Non
hanno alcuna volontà.
E
se volessero una qualunque cosa
Allora
si allontanerebbero da Amore
Perché
colui che ha la loro volontà
Sa
cosa è buono per loro
E
questo a loro basta
Senza
saperlo
E
senza esserne mai rassicurate.
Queste
anime vivono di conoscenza, Amore e lode
A
questo sono abituate, senza muoversi
Mai
da se stesse, perché Amore
Lode
e conoscenza
Dimorano
in loro.
Queste
anime non san di sé se sono buone
O
son cattive, non hanno conoscenza
Di
se stesse, né sanno giudicare
Se
sono convertite o pervertite.
Prendiamo
a esempio un'anima per tutte
Quest'anima
non vuole né disprezza
Né
povertà e né tribolazione
Né
messa né sermone
Né
digiuno né orazione
E
dà a Natura tutto quel che le serve
Senza
rimorso di coscienza
Ma
tal natura è così ben ordinata
Per
sua trasformazïone in unità d'Amore
A
cui la volontà di quest'Anima è congiunta
Che
la natura non domanda
Cosa
che sia proibita
Quest'anima
non si preoccupa
Di
alcuna cosa che potrebbe servirle
Se
non nel momento stesso in cui le serve
E
questa preoccupazione non si perde
Se
non si è innocenti
Ragione: Eh
per Dio ma che vuol dire?
Amore: Non
lo capiscono né mai lo capiranno
Per
come andrebbe veramente capito
Né
i maestri di scienze naturali
Né
tutti i maestri di scrittura
Né
tutti quelli che ancora dimorano
In
amore di obbedienza alle Virtù
Di
questo siate certa, Ragione
Perché
nessuno lo capisce
Se
non chi cerca Amore nobile soltanto.
...
22.
Amore: Così
quest'Anima la paragono all'aquila
Perché
quest'anima vola alto, molto alto
Molto
più alto di tutti gli altri uccelli
Perché
è innalzata dal nobile Amore.
Guarda
più chiaramente la bellezza
Del
sole, il suo raggio, lo splendore del sole
E
di quel raggio che la nutre
Con
la mandorla dell'altissimo cedro.
Anima: Dice
quest'anima all'infelice Natura
Che
tante e tante giornate
L'ha
fatta dimorare in suo servaggio
Dama Natura da voi
prendo congedo
Amore mi è vicino
Lui mi ha resa
libera
Sono senza paura,
e contro tutti
Amore: Quest'anima
non soffre per la tribolazione
Non
è fermata dalla consolazione
Non
è confusa dalla tentazione
Né
diminuita da alcuna sottrazione
Essa
è comune a tutti
Per
grandezza di pura carità
E
non domanda niente mai a nessuno
Per
nobiltà di cortesia di bontà pura
Di
cui Dio l'ha riempita
Per
tutto il tempo è assorta ma non triste
Gioiosa
senza mai dissolutezza
Perché
in lei Dio santifica il suo nome
E
Trinità divina vi ha magione
E
voi piccoli
Che
nel volere e nel desiderare
Prendete
il cibo che vi nutre
Desiderate
di essere così, come lei
Perché
chi può desiderare il meno
Se
non desidera il più
Allora
non è degno che Dio faccia
Per
lui nemmeno il più piccolo bene
Per
la viltà del suo povero coraggio
In
cui si lascia cadere
E
poi si vede che è sempre affamato
28
Amore: L'anima
nuota nel mare della gioia
Cioè
dentro il mare di delizie fluenti
Scroscianti
fuori dalla Divinità
E
non sente nessunissima gioia
Perché
è lei stessa gioia
E
lei nuota e fluisce nella gioia
Senza
sentire alcuna gioia
Perché
dimora nella Gioia
E
la Gioia dimora dentro lei
Ed
è essa stessa Gioia
In
virtù della Gioia
Che
l'ha mutata in se stessa
Così
è un volere comune
Come
il fuoco e la fiamma
Il
volere dell'amante
E
quello dell'amica
Perché
Amore ha trasformato l'Anima in se stesso
Anima: Eh,
dolcissimo, puro Amor divino
Che
dolce mutamento
Esser
mutata nella cosa che amo
Più
di me stessa
E
tanto son mutata
Che
per amare ho perduto il mio nome
Io
che così poco riesco a amare:
Questo
succede in amore
Perché
io non amo altri fuorché Amore
47
(...)
Quest'anima
non ha tenuto volontà
Anzi
è arrivata, è caduta
Dentro
al volere niente
E
nel sapere certo
Di
non sapere niente
E
questo saper niente
E
questo voler niente
L'hanno
infine scagionata e liberata.
Quest'anima
segue il consiglio del Vangelo
Che
dice: abbi sempre l'occhio semplice
E
così non peccherai.
Perciò
quest'anima è tranquilla
In
tutto quello che Dio soffre per lei
Perché
ha una vera comprensione
In
tutto quello che comprende
E
sta in riposo, tranquilla
Riguardo
a quel che il suo prossimo fa.
Perché
su quello che lei non capisce
Non
dà giudizio alcuno
Se
non in bene, sempre.
Quest'anima
ha in ogni luogo la sua pace
Perché
porta la pace con sé
Tutti
i giorni
E
a una pace così tutti i luoghi van bene
E
anche tutte le cose
Così
quest'anima si siede senza muoversi
Sul
trono della pace
Sul
libro della vita
E'
testimone di buona coscienza
In
libertà di perfetta carità.
68
Amore:
Quest'anima è tutta abbandonata
Sciolta
ed attratta
Congiunta
e unita all'alta Trinità
Non
può volere che la divina volontà
Per
divina opera della Trinità
E
una chiarezza che rapisce, una luce
La
trae a sé, la stringe sempre più
E
perciò dice l'anima così
Anima: O
gente piccolissima e rozza
E
sconveniente
Ragione: A
chi parlate?
Anima: A
quei che vivon dei consigli vostri
Che
sono tanto bestie e tanto asini
Che
mi conviene, per la loro rudezza
Celare
e non parlare il mio linguaggio
Perché
non trovino morte
Nello
stato di vita
Nel
quale io sono in pace, senza muovermi.
Dico
che devo, per la loro rudezza
Tacere
e celare il mio linguaggio
Che
io ho imparato nel segreto
Della
corte segreta di quel dolce paese
Là
dove cortesia è legge
E
amore misura
E
bontà pastura
Me
ne attira la dolcezza
Me
ne piace la bellezza
Me
ne nutre la bontà
Dunque
che posso farci
Se
qui io vivo in pace?
81
Amore: Ora
quest'anima prende il suo giusto nome
Dal
niente nel quale dimora
E
poiché è niente, non le importa di niente
Né
di sé né del suo prossimo
E
nemmeno di Dio
Infatti
lei è così piccola
Che
non si può trovare
E
ogni cosa creata è lontana
Così
lontana che non la può sentire
E
Dio è grande, così grande
Che
lei non può capirne niente
E
per tal niente è caduta giù nella certezza
Di
non sapere niente, nella certezza
Di
non volere niente.
E
questo niente di cui parliamo le dà tutto
E
in altro modo nessuno lo può avere
Quest'anima
è imprigionata, detenuta
Dentro
il paese della piena pace
Infatti
è sempre nel pieno appagamento
Nel
quale nuota, ondeggia, fluttua
E
si abbandona alla pace divina
Senza
muoversi dalla sua interiorità
E
senza opere nell'esteriorità
...
Dio
compie la sua opera in lei
E'
opera di Lui dentro di lei
Senza
di lei, per lei
Lei
ha donato tutto, liberamente
Senza
nessun perché
Infatti
lei è la dama dello sposo
Della
sua giovinezza
Egli
è il sole che risplende e riscalda
E
nutre la vita dell'essere
Alimentandolo
col suo proprio essere
Quest'anima
non ha più dubbi né disagio.
Ragione: E
cosa allora?
Amore: Certa
alleanza
E
vera concordanza
Nel
volere solo la divina ordinanza.
89,
90, 91
Quest'anima
ha dato tutto
Per
liberalità di nobiltà
Dell'opera
della Trinità
E
in questa Trinità
L'anima
pianta così nudamente
La
propria volontà
Che
peccare non può, se non si spianta.
Non
ha modo di peccare
Perché
senza volontà non puoi peccare.
Ora
non deve stare in guardia dal peccare
Se
lascia la sua volontà dov'è piantata
Ossia
in colui che gliela aveva data
Per
sua bontà, liberamente
E
perciò la voleva riavere
Dalla
sua amica, nudamente
Liberamente,
per il bene di lei
Senza
nessun perché da parte sua
Per
due motivi: perché Lui lo vuole
E
lo vale.
E
lei non ha conosciuto
Mai
una pace così così assidua e ben piantata
Finché
non fu della sua stessa volontà
Puramente
denudata.
Costei,
essendo tale
Somiglia
sempre a colui che è ubriaco.
Non
importa all'ubriaco
Di
cosa alcuna che possa succedergli
E
se gliene importasse
Non
sarebbe ubriaco fino in fondo.
Così
se l'Anima ha qualcosa da volere
Vuol
dir che è mal piantata
E
che può ancora cadere
Se
fosse presa d'assalto
Da
una qualche avversità o prosperità.
E
così non è tutta
Perché
non è niente
Perché
ha ancora qualcosa da volere
Perché
la sua povertà o la sua ricchezza
Sta
nel volere dare o trattenere
E
ancora questo voglio dire
A
tutti quelli che da interiore desiderio son chiamati
E
invitati alle opere di perfezione
Al
seguito di Ragione
Che
lo vogliano o no:
Che
se volessero essere
Quel
che potrebbero essere
Arriverebbero
allo stato che diciamo
E
sarebbero anche signori di se stessi
E
del cielo e della terra
Ragione: E
come, 'signori'?
Anima: Questo
nessuno lo sa dire
Ma
posso solo dirvi, e lo so bene
Che
prima di arrivarci occorre fare
Perfettamente
il contrario
Della
propria volontà
Nutrendo
le Virtù fino a ingozzarle
E
tenendosi ben saldi senza cedere
Perché
lo spirito abbia sempre signoria
Senza
contrarietà
Verità:
Eh Dio, come potrebbe esser malato
Il
corpo del cuore
Nel
quale c'è uno spirito del genere?
Anima: Oso
dire che una siffatta volontà
Che
occorre avere nella vita smarrita
Cioè
nella vita dello spirito
Prosciugherebbe
in un istante
Gli
umori di qualsiasi malattia
Tale
efficacia curativa
Ha
l'ardor dello spirito.
Amore: E'
la verità
Al
contrario dell'Anima liberata
La
vita di cui abbiam parlato
Che
diciam vita di spirito
Non
può aver pace
Se
il corpo non fa sempre il contrario
Della
sua volontà
Cioè
a dire, che queste persone
Fanno
il contrario della sensualità
O
altrimenti ricadrebbero giù
Nella
perdizione di tal vita
Se
non vivessero in modo contrario al piacer loro.
Ma
quelli che son liberi
Fanno
tutto il contrario.
Infatti,
proprio come nella vita dello spirito
Fanno
il contrario della loro volontà
Se
non vogliono perdere la pace
Così,
al contrario
Fanno
i liberi tutto quel che loro piace
Se
non vogliono perdere la pace
Perché
allo stato di libertà son arrivati
Ossia
sono caduti
Dalle
Virtù in Amore
E
dall'Amore in niente.
E
dal niente nella chiarezza di Dio
Che
vede sé con gli occhi
Della
sua stessa maestà
E
in questo punto l'ha illuminata di sé
Ed
essa è così tanto abbandonata a lui
Che
non vede né sé né lui
E
perciò lui si vede da solo
Nella
sua bontà divina.
Egli
sarà da se stesso
Dentro
questa bontà
Quel
che sapeva di sé stesso
Prima
che l'anima esistesse
Quando
lui le donò la sua bontà
Con
cui la rese signora.
E
fu Libera Volontà
Che
lui non può riavere indietro
Senza
il beneplacito dell'Anima
E
ora ce l'ha, senza nessun perché
Tanto
come l'aveva prima
Che
essa ne fosse signora
Qui
non c'è nessuno tranne lui
Nessuno
ama tranne lui
Perché
nessuno è
Tranne
lui
E
perciò ama da solo
E
si vede da solo
E
si loda da solo del suo stesso essere.
Ecco
il punto!
Perché
questo è lo stato più nobile
Che
l'Anima possa avere quaggiù.
100
Gli
annientati sono persone regali
Hanno
cuori eccelentemente nobili
E
di grande impresa
Né
potrebbero fare opera di piccolo valore
Né
cominciare cosa che non giungesse a perfezione
Perché
sono i più piccoli che possano essere
E
i più grandi che devono essere
Per
la testimonianza di Gesù Cristo stesso
Che
dice che il più piccolo
Sarà
il più grande nel regno dei cieli
Bisogna
credere loro
Ma
nessuno lo crede
Se
non è la cosa stessa
Colui
che è quello che crede
Crede
veramente
Ma
chi crede quel che egli non è
Questi
non vive quel che crede
Costui
non crede veramente
Perché
la verità del credere
E'
nell'essere quello che si crede
E
chi crede questo
E'
questo.
Non
deve curarsi più né di se stesso
Né
d'altri né di Dio stesso
Né
più né meno come se non fosse
E
invece è
Capite
bene qui il significato
E'
nella sua volontà che non importa
A
lui, per lui, di quel che è
Né
più né meno come se non fosse
113
Faccio
sapere a tutti quelli che ascolteranno questo libro
Che
noi dobbiamo riprodurre dentro
Con
pensieri di devozione
Con
opere di perfezione
Con
domande di Ragione
Tutta
la vita, per quanto possiamo
Che
Gesù Cristo condusse
E
che ci predicò.
Infatti
ha detto: chi crederà in me
Farà le opere che
faccio e di più grandi
E
questo noi lo dobbiamo fare
Prima
di avere vittoria su noi stessi.
E
se noi facessimo questo quanto possiamo
Giungeremmo
ad avere tutto questo
MPrologo
Voi che
dentro questo libro leggerete
Se lo
volete capir bene
Pensate a
quello che direte
Perché è
duro da comprendere
Umiltà
dovete prendere
Che della
Scienza è tesoriera
E delle
altre Virtù madre
Teologi e
altri chierici
Certo non
lo capirete
Per
quanto abbiate ingegni chiari
Se
umilemente non procederete
E che
Amore e Fede assieme
Le
padrone della casa
Vi
faccian superar Ragione
Ragione
stessa ci testimonia
E lo fa
senza vergogna
Che Amore
e Fede la fan vivere
E che di
loro non si libera
Perché
su lei han signoria
E lei del
tutto umilïata convien sia
Dunque
umïliate le vostre scienze
Che su Ragione son
fondate
E riponete ogni
fiducia
In quelle scienze che
son donate
Dall'Amore, e dalla
Fede illuminate
E allora
comprenderete questo libro
Che l'anima fa vivere
d'Amore.
1.
O voi attivi e voi
contemplativi
E può darsi anche
annientati per vero amore
Che udrete certi
prodigi del puro amore
Del nobile amore
Del sublime amore
dell'Anima Affrancata
E come lo Spirito
Santo
Abbia piantato la sua
vela in lei
Come nella sua nave
Io vi prego per amore
che ascoltiate
Con attenzione piena
Del più sottile, più
interiore intendimento
E con gran diligenza
Perché sennò lo
capiranno male quei ch'ascoltano
Se già non sono
questa cosa stessa.
2.
Tutti voi figli della
Santa Chiesa
Per voi ho fatto
questo libro
Perché possiate
udire, e valervene
Della vita perfetta
E dello stato di pace
A cui la creatura può
arrivare
Per la virtù della
perfetta carità
Dono donato dalla
Trinità
Di tale dono
sentirete parlare
In questo libro
E chi ne parla è
intelletto d'Amore
Che risponde alle
domande di Ragione
3.
Perciò cominceremo
adesso qui
Di Santa Chiesa dai
comandamenti
Perché ciascuno con
l'aiuto di Dio
Possa nutrirsi come
può di questo libro
Dio ci comanda che
noi l'amïamo
Con tutto il nostro
cuore, e tutta l'anima
E tutta la forza
E noi stessi così
come dobbiamo
E il nostro prossimo
così come noi stessi
Prima di tutto che
noi l'amiamo con il cuore
Tutto il cuore
Cioè che i nostri
pensieri siano in Lui
Per tutto il tempo,
sempre, veramente
E tutta l'anima
Cioè che anche a
costo di morire
Noi non diciamo se
non la verità
E con tutta la forza
Cioè che facciamo
tutte le nostre opere
Puramente per lui
E che amiamo noi
stessi come dobbiamo
Cioè che nel farlo
non guardiamo il nostro profitto
Ma la perfetta
volontà di Dio
E il nostro prossimo
come noi stessi
Cioè che non
facciamo né pensiamo né diciamo
Al nostro prossimo
cosa alcuna non vorremmo
Che Lui facesse a noi
Questi comandamenti
Sono per tutti
necessari alla salvezza
Da una vita minore di
questa
Nessuno può aver
grazia.
Ricordate l'esempio
del giovane
Che disse a Gesù
Cristo: Signore
Io li ho osservati
fin da piccolo
E
Gesù Cristo gli disse: una cosa
Una sola devi fare
Se vuoi essere
perfetto
Vai, vendi tutte
le cose che hai
E quel che ci
ricavi dallo ai poveri
Poi seguimi: avrai
un tesoro nei cieli
E'
il consiglio
Per
la piena perfezione delle virtù
E
chi ben l'osserverà
Dimorerà
nella vera carità
4.
Carità
non obbedisce a cosa creata
Fuorché
ad Amore
Carità
non ha niente di proprio
E
metti anche che abbia qualche cosa
Non
dice che sia sua
Carità
lascia i suoi propri bisogni
E
va a occuparsi di quelli degli altri
Carità
non chiede nessuna ricompensa
A
nessuna creatura
Per
qualche bene, qualche piacere ch'ella faccia
Carità
non ha vergogna né paura né disagio
E'
così dritta che non si può piegare
Qualsiasi
cosa le succeda
E
carità non fa né tiene conto
Di
cosa alcuna che sia sotto al sole
Il
mondo intero non son che poveri avanzi
Carità
dona a tutti
Quel
che ha di prezioso
Non
trattiene neppure se stessa
Perciò
spesso promette quello che non ha
Per
la sua grande generosità
Nella
speranza che a chi più dona più rimanga
Carità
è così saggio mercante che guadagna
Là
dove tutti gli altri perdono
E
scappa dai legami
In
cui gli altri si legano
E
così lei ha grande moltiplicazione
Di
quel che piace ad Amore. E notate:
Chi
avesse proprio perfetta carità
Sarebbe
mortificato
Per
opera di carità
Nel
suo attaccarsi alla vita dello spirito.
7.
Amore:
Quest'anima non fa conto di vergogna
Né
di onore, di povertà, né di ricchezza
Di
agio, disagio, né d'amore, né d'odio
E
né d'inferno, e né di paradiso
Ragione:
Eh per
Dio, Amore, che vuol dire?
Amore:
Lo sa
quella persona e nessun'altra
A
cui Dio ha regalato l'intelletto
Perché
la Scrittura stessa non lo prende
Né
senso umano lo comprende
Né
sforzo di creatura aiuta a intenderlo.
Questo
regalo è regalato dall'Altissimo
Nel
quale questa creatura è rapita
Per
pienezza di conoscenza
E
niente resta nell'intelletto di lei
E
tale anima, che è diventata nulla
Ha
dunque tutto e però non ha niente
Vuole
tutto e vuole niente
Sa
tutto e non sa niente
Ragione:
E come
può, signora Amore, quest'anima
Volere
quello che questo libro dice voglia
Se
prima ha detto che non ha volontà?
Amore:
Ragione,
non è la sua volontà che lo vuole
Piuttosto
è la volontà di Dio che in lei lo vuole
Perché
quest'anima non dimora in Amore
Se
così fosse avrebbe ancora desiderio
Piuttosto
è Amore a dimorare in lei
E
ha imprigionato la sua volontà
Perciò
è Amore a compiere in lei
La
volontà di lei
E
dunque Amore opera in lei senza di lei
Ecco
perché non c'è niente di spiacevole
Che
possa dimorare dentro lei.
8.
Ragione:
Amore,
che meraviglia è questa qui?
Quest'anima
non ha attrattiva per la grazia
Né
alcun desiderio spirituale
Perché
ha preso congedo dalle Virtù
Che
danno modo di vivere bene
A
tutte le anime buone
E
senza le virtù non ci si salva
Né
si perviene a perfezione di vita
E
chi le ha, non sarà mai deluso!
E
nientemeno quest'anima da loro
Prende
congedo.
Non
è fuori di senno
Quest'anima
che parla in questo modo?
Amore:
No, senza alcun dubbio, no
Ché
tali Anime hanno meglio le Virtù
Che
non tutte le altre creature
Però
non ne hanno l'uso
E
sono state loro serve abbastanza
Così
da esserne d'ora in poi del tutto libere
Ragione: Eh
Amore, e quando furono serve?
Amore: Quando
dimoravano in amore
E
in obbedienza nei vostri confronti
Dama
Ragione
E
anche delle altre Virtù
E
tanto vi han dimorato
Che
sono infine diventate libere
Ragione: E
quand'è che diventano libere?
Amore: Quando
amore dimora in loro
E
le Virtù servono a loro
Senza
nessuna contraddizione
E
senza fatica da parte di queste anime
Amore: Eh,
senza dubbio, Ragione
Queste
anime diventate così libere
Hanno
sperimentato giorni e giorni
Quello
che Costrizione suole fare
E
a chi loro domandasse quale sia
Il
più grande tormento
Che
creatura mai possa soffrire
Esse
direbbero: dimorare in Amore
Ed esser
nell'obbedienza delle Virtù.
Perché
bisogna dare alle Virtù
Tutto
quel che domandano
Costi
quel che costi alla Natura
E
le Virtù chiedono onori e averi
E
cuore, e corpo, e vita
E'
da intendere così: che tali anime
Lascian
tutte le cose
E
ancora dicono le Virtù a quest'anima
Che
tutto ha donato loro
Nulla
ha tenuto per confortar Natura
Il giusto
solamente sarà salvo
E
perciò questa povera Anima
Che
ancora serve alle Virtù
Dice
che vorrebbe essere agitata da Paura
E
nell'inferno fino al giudizio tormentata
Purché
poi dovesse essere salvata.
In
tale costrizione vive l'Anima
Sulla
quale le Virtù hanno potere
Ma
le anime di cui parliamo
Hanno
portato al punto le Virtù
E
non fanno niente per esse
Anzi
son le Virtù a fare tutto quello
Che
queste Anime vogliono
Senza
contraddizione o costrizione
Perché
queste Anime sono le loro signore.
9.
Chi
domandasse a queste anime libere
Pacifiche,
sicure
Volete
essere in purgatorio? No, direbbero
Volete vi si
garantisca, in questa vita, la salvezza?
No,
direbbero.
Volete
essere in paradiso? No, direbbero.
E
del resto come potrebbero volerlo?
Non
hanno alcuna volontà.
E
se volessero una qualunque cosa
Allora
si allontanerebbero da Amore
Perché
colui che ha la loro volontà
Sa
cosa è buono per loro
E
questo a loro basta
Senza
saperlo
E
senza esserne mai rassicurate.
Queste
anime vivono di conoscenza, Amore e lode
A
questo sono abituate, senza muoversi
Mai
da se stesse, perché Amore
Lode
e conoscenza
Dimorano
in loro.
Queste
anime non san di sé se sono buone
O
son cattive, non hanno conoscenza
Di
se stesse, né sanno giudicare
Se
sono convertite o pervertite.
Prendiamo
a esempio un'anima per tutte
Quest'anima
non vuole né disprezza
Né
povertà e né tribolazione
Né
messa né sermone
Né
digiuno né orazione
E
dà a Natura tutto quel che le serve
Senza
rimorso di coscienza
Ma
tal natura è così ben ordinata
Per
sua trasformazïone in unità d'Amore
A
cui la volontà di quest'Anima è congiunta
Che
la natura non domanda
Cosa
che sia proibita
Quest'anima
non si preoccupa
Di
alcuna cosa che potrebbe servirle
Se
non nel momento stesso in cui le serve
E
questa preoccupazione non si perde
Se
non si è innocenti
Ragione: Eh
per Dio ma che vuol dire?
Amore: Non
lo capiscono né mai lo capiranno
Per
come andrebbe veramente capito
Né
i maestri di scienze naturali
Né
tutti i maestri di scrittura
Né
tutti quelli che ancora dimorano
In
amore di obbedienza alle Virtù
Di
questo siate certa, Ragione
Perché
nessuno lo capisce
Se
non chi cerca Amore nobile soltanto.
...
22.
Amore: Così
quest'Anima la paragono all'aquila
Perché
quest'anima vola alto, molto alto
Molto
più alto di tutti gli altri uccelli
Perché
è innalzata dal nobile Amore.
Guarda
più chiaramente la bellezza
Del
sole, il suo raggio, lo splendore del sole
E
di quel raggio che la nutre
Con
la mandorla dell'altissimo cedro.
Anima: Dice
quest'anima all'infelice Natura
Che
tante e tante giornate
L'ha
fatta dimorare in suo servaggio
Dama Natura da voi
prendo congedo
Amore mi è vicino
Lui mi ha resa
libera
Sono senza paura,
e contro tutti
Amore: Quest'anima
non soffre per la tribolazione
Non
è fermata dalla consolazione
Non
è confusa dalla tentazione
Né
diminuita da alcuna sottrazione
Essa
è comune a tutti
Per
grandezza di pura carità
E
non domanda niente mai a nessuno
Per
nobiltà di cortesia di bontà pura
Di
cui Dio l'ha riempita
Per
tutto il tempo è assorta ma non triste
Gioiosa
senza mai dissolutezza
Perché
in lei Dio santifica il suo nome
E
Trinità divina vi ha magione
E
voi piccoli
Che
nel volere e nel desiderare
Prendete
il cibo che vi nutre
Desiderate
di essere così, come lei
Perché
chi può desiderare il meno
Se
non desidera il più
Allora
non è degno che Dio faccia
Per
lui nemmeno il più piccolo bene
Per
la viltà del suo povero coraggio
In
cui si lascia cadere
E
poi si vede che è sempre affamato
28
Amore: L'anima
nuota nel mare della gioia
Cioè
dentro il mare di delizie fluenti
Scroscianti
fuori dalla Divinità
E
non sente nessunissima gioia
Perché
è lei stessa gioia
E
lei nuota e fluisce nella gioia
Senza
sentire alcuna gioia
Perché
dimora nella Gioia
E
la Gioia dimora dentro lei
Ed
è essa stessa Gioia
In
virtù della Gioia
Che
l'ha mutata in se stessa
Così
è un volere comune
Come
il fuoco e la fiamma
Il
volere dell'amante
E
quello dell'amica
Perché
Amore ha trasformato l'Anima in se stesso
Anima: Eh,
dolcissimo, puro Amor divino
Che
dolce mutamento
Esser
mutata nella cosa che amo
Più
di me stessa
E
tanto son mutata
Che
per amare ho perduto il mio nome
Io
che così poco riesco a amare:
Questo
succede in amore
Perché
io non amo altri fuorché Amore
47
(...)
Quest'anima
non ha tenuto volontà
Anzi
è arrivata, è caduta
Dentro
al volere niente
E
nel sapere certo
Di
non sapere niente
E
questo saper niente
E
questo voler niente
L'hanno
infine scagionata e liberata.
Quest'anima
segue il consiglio del Vangelo
Che
dice: abbi sempre l'occhio semplice
E
così non peccherai.
Perciò
quest'anima è tranquilla
In
tutto quello che Dio soffre per lei
Perché
ha una vera comprensione
In
tutto quello che comprende
E
sta in riposo, tranquilla
Riguardo
a quel che il suo prossimo fa.
Perché
su quello che lei non capisce
Non
dà giudizio alcuno
Se
non in bene, sempre.
Quest'anima
ha in ogni luogo la sua pace
Perché
porta la pace con sé
Tutti
i giorni
E
a una pace così tutti i luoghi van bene
E
anche tutte le cose
Così
quest'anima si siede senza muoversi
Sul
trono della pace
Sul
libro della vita
E'
testimone di buona coscienza
In
libertà di perfetta carità.
68
Amore:
Quest'anima è tutta abbandonata
Sciolta
ed attratta
Congiunta
e unita all'alta Trinità
Non
può volere che la divina volontà
Per
divina opera della Trinità
E
una chiarezza che rapisce, una luce
La
trae a sé, la stringe sempre più
E
perciò dice l'anima così
Anima: O
gente piccolissima e rozza
E
sconveniente
Ragione: A
chi parlate?
Anima: A
quei che vivon dei consigli vostri
Che
sono tanto bestie e tanto asini
Che
mi conviene, per la loro rudezza
Celare
e non parlare il mio linguaggio
Perché
non trovino morte
Nello
stato di vita
Nel
quale io sono in pace, senza muovermi.
Dico
che devo, per la loro rudezza
Tacere
e celare il mio linguaggio
Che
io ho imparato nel segreto
Della
corte segreta di quel dolce paese
Là
dove cortesia è legge
E
amore misura
E
bontà pastura
Me
ne attira la dolcezza
Me
ne piace la bellezza
Me
ne nutre la bontà
Dunque
che posso farci
Se
qui io vivo in pace?
81
Amore: Ora
quest'anima prende il suo giusto nome
Dal
niente nel quale dimora
E
poiché è niente, non le importa di niente
Né
di sé né del suo prossimo
E
nemmeno di Dio
Infatti
lei è così piccola
Che
non si può trovare
E
ogni cosa creata è lontana
Così
lontana che non la può sentire
E
Dio è grande, così grande
Che
lei non può capirne niente
E
per tal niente è caduta giù nella certezza
Di
non sapere niente, nella certezza
Di
non volere niente.
E
questo niente di cui parliamo le dà tutto
E
in altro modo nessuno lo può avere
Quest'anima
è imprigionata, detenuta
Dentro
il paese della piena pace
Infatti
è sempre nel pieno appagamento
Nel
quale nuota, ondeggia, fluttua
E
si abbandona alla pace divina
Senza
muoversi dalla sua interiorità
E
senza opere nell'esteriorità
...
Dio
compie la sua opera in lei
E'
opera di Lui dentro di lei
Senza
di lei, per lei
Lei
ha donato tutto, liberamente
Senza
nessun perché
Infatti
lei è la dama dello sposo
Della
sua giovinezza
Egli
è il sole che risplende e riscalda
E
nutre la vita dell'essere
Alimentandolo
col suo proprio essere
Quest'anima
non ha più dubbi né disagio.
Ragione: E
cosa allora?
Amore: Certa
alleanza
E
vera concordanza
Nel
volere solo la divina ordinanza.
89,
90, 91
Quest'anima
ha dato tutto
Per
liberalità di nobiltà
Dell'opera
della Trinità
E
in questa Trinità
L'anima
pianta così nudamente
La
propria volontà
Che
peccare non può, se non si spianta.
Non
ha modo di peccare
Perché
senza volontà non puoi peccare.
Ora
non deve stare in guardia dal peccare
Se
lascia la sua volontà dov'è piantata
Ossia
in colui che gliela aveva data
Per
sua bontà, liberamente
E
perciò la voleva riavere
Dalla
sua amica, nudamente
Liberamente,
per il bene di lei
Senza
nessun perché da parte sua
Per
due motivi: perché Lui lo vuole
E
lo vale.
E
lei non ha conosciuto
Mai
una pace così così assidua e ben piantata
Finché
non fu della sua stessa volontà
Puramente
denudata.
Costei,
essendo tale
Somiglia
sempre a colui che è ubriaco.
Non
importa all'ubriaco
Di
cosa alcuna che possa succedergli
E
se gliene importasse
Non
sarebbe ubriaco fino in fondo.
Così
se l'Anima ha qualcosa da volere
Vuol
dir che è mal piantata
E
che può ancora cadere
Se
fosse presa d'assalto
Da
una qualche avversità o prosperità.
E
così non è tutta
Perché
non è niente
Perché
ha ancora qualcosa da volere
Perché
la sua povertà o la sua ricchezza
Sta
nel volere dare o trattenere
E
ancora questo voglio dire
A
tutti quelli che da interiore desiderio son chiamati
E
invitati alle opere di perfezione
Al
seguito di Ragione
Che
lo vogliano o no:
Che
se volessero essere
Quel
che potrebbero essere
Arriverebbero
allo stato che diciamo
E
sarebbero anche signori di se stessi
E
del cielo e della terra
Ragione: E
come, 'signori'?
Anima: Questo
nessuno lo sa dire
Ma
posso solo dirvi, e lo so bene
Che
prima di arrivarci occorre fare
Perfettamente
il contrario
Della
propria volontà
Nutrendo
le Virtù fino a ingozzarle
E
tenendosi ben saldi senza cedere
Perché
lo spirito abbia sempre signoria
Senza
contrarietà
Verità:
Eh Dio, come potrebbe esser malato
Il
corpo del cuore
Nel
quale c'è uno spirito del genere?
Anima: Oso
dire che una siffatta volontà
Che
occorre avere nella vita smarrita
Cioè
nella vita dello spirito
Prosciugherebbe
in un istante
Gli
umori di qualsiasi malattia
Tale
efficacia curativa
Ha
l'ardor dello spirito.
Amore: E'
la verità
Al
contrario dell'Anima liberata
La
vita di cui abbiam parlato
Che
diciam vita di spirito
Non
può aver pace
Se
il corpo non fa sempre il contrario
Della
sua volontà
Cioè
a dire, che queste persone
Fanno
il contrario della sensualità
O
altrimenti ricadrebbero giù
Nella
perdizione di tal vita
Se
non vivessero in modo contrario al piacer loro.
Ma
quelli che son liberi
Fanno
tutto il contrario.
Infatti,
proprio come nella vita dello spirito
Fanno
il contrario della loro volontà
Se
non vogliono perdere la pace
Così,
al contrario
Fanno
i liberi tutto quel che loro piace
Se
non vogliono perdere la pace
Perché
allo stato di libertà son arrivati
Ossia
sono caduti
Dalle
Virtù in Amore
E
dall'Amore in niente.
E
dal niente nella chiarezza di Dio
Che
vede sé con gli occhi
Della
sua stessa maestà
E
in questo punto l'ha illuminata di sé
Ed
essa è così tanto abbandonata a lui
Che
non vede né sé né lui
E
perciò lui si vede da solo
Nella
sua bontà divina.
Egli
sarà da se stesso
Dentro
questa bontà
Quel
che sapeva di sé stesso
Prima
che l'anima esistesse
Quando
lui le donò la sua bontà
Con
cui la rese signora.
E
fu Libera Volontà
Che
lui non può riavere indietro
Senza
il beneplacito dell'Anima
E
ora ce l'ha, senza nessun perché
Tanto
come l'aveva prima
Che
essa ne fosse signora
Qui
non c'è nessuno tranne lui
Nessuno
ama tranne lui
Perché
nessuno è
Tranne
lui
E
perciò ama da solo
E
si vede da solo
E
si loda da solo del suo stesso essere.
Ecco
il punto!
Perché
questo è lo stato più nobile
Che
l'Anima possa avere quaggiù.
100
Gli
annientati sono persone regali
Hanno
cuori eccelentemente nobili
E
di grande impresa
Né
potrebbero fare opera di piccolo valore
Né
cominciare cosa che non giungesse a perfezione
Perché
sono i più piccoli che possano essere
E
i più grandi che devono essere
Per
la testimonianza di Gesù Cristo stesso
Che
dice che il più piccolo
Sarà
il più grande nel regno dei cieli
Bisogna
credere loro
Ma
nessuno lo crede
Se
non è la cosa stessa
Colui
che è quello che crede
Crede
veramente
Ma
chi crede quel che egli non è
Questi
non vive quel che crede
Costui
non crede veramente
Perché
la verità del credere
E'
nell'essere quello che si crede
E
chi crede questo
E'
questo.
Non
deve curarsi più né di se stesso
Né
d'altri né di Dio stesso
Né
più né meno come se non fosse
E
invece è
Capite
bene qui il significato
E'
nella sua volontà che non importa
A
lui, per lui, di quel che è
Né
più né meno come se non fosse
113
Faccio
sapere a tutti quelli che ascolteranno questo libro
Che
noi dobbiamo riprodurre dentro
Con
pensieri di devozione
Con
opere di perfezione
Con
domande di Ragione
Tutta
la vita, per quanto possiamo
Che
Gesù Cristo condusse
E
che ci predicò.
Infatti
ha detto: chi crederà in me
Farà le opere che
faccio e di più grandi
E
questo noi lo dobbiamo fare
Prima
di avere vittoria su noi stessi.
E
se noi facessimo questo quanto possiamo
Giungeremmo
ad avere tutto questo
Mettendo
fuori di noi
Tutti
i pensieri di devozione
E
tutte le opere di perfezione
E
tutte le domande di Ragione
Perché
noi non sapremmo cosa farcene
Così
farebbe la Divinità dentro di noi
Per
noi, senza di noi, le sue opere divine
Egli
è colui che è
Perciò
è quello che è da se stesso:
amante,
amato, amore.
E
noi non siamo niente
Perché
non abbiam niente che venga da noi
Vedete
nudo tutto questo
Nulla
celando né velando
Allora
colui che è in noi
Avrà
il suo vero essere.ettendo
fuori di noi
Tutti
i pensieri di devozione
E
tutte le opere di perfezione
E
tutte le domande di Ragione
Perché
noi non sapremmo cosa farcene
Così
farebbe la Divinità dentro di noi
Per
noi, senza di noi, le sue opere divine
Egli
è colui che è
Perciò
è quello che è da se stesso:
amante,
amato, amore.
E
noi non siamo niente
Perché
non abbiam niente che venga da noi
Vedete
nudo tutto questo
Nulla
celando né velando
Allora
colui che è in noi
Avrà
il suo vero essere.