LO SPECCHIO DELLE ANIME SEMPLICI, testi per il laboratorio

Prologo

Voi che dentro questo libro leggerete
Se lo volete capir bene
Pensate a quello che direte
Perché è duro da comprendere
Umiltà dovete prendere
Che della Scienza è tesoriera
E delle altre Virtù madre

Teologi e altri chierici
Certo non lo capirete
Per quanto abbiate ingegni chiari
Se umilemente non procederete
E che Amore e Fede assieme
Le padrone della casa
Vi faccian superar Ragione

Ragione stessa ci testimonia
E lo fa senza vergogna
Che Amore e Fede la fan vivere
E che di loro non si libera
Perché su lei han signoria
E lei del tutto umilïata convien sia

Dunque umïliate le vostre scienze
Che su Ragione son fondate
E riponete ogni fiducia
In quelle scienze che son donate
Dall'Amore, e dalla Fede illuminate
E allora comprenderete questo libro
Che l'anima fa vivere d'Amore.




1.

O voi attivi e voi contemplativi
E può darsi anche annientati per vero amore
Che udrete certi prodigi del puro amore
Del nobile amore
Del sublime amore dell'Anima Affrancata
E come lo Spirito Santo
Abbia piantato la sua vela in lei
Come nella sua nave
Io vi prego per amore che ascoltiate
Con attenzione piena
Del più sottile, più interiore intendimento
E con gran diligenza
Perché sennò lo capiranno male quei ch'ascoltano
Se già non sono questa cosa stessa.

2.

Tutti voi figli della Santa Chiesa
Per voi ho fatto questo libro
Perché possiate udire, e valervene
Della vita perfetta
E dello stato di pace
A cui la creatura può arrivare
Per la virtù della perfetta carità
Dono donato dalla Trinità
Di tale dono sentirete parlare
In questo libro
E chi ne parla è intelletto d'Amore
Che risponde alle domande di Ragione





3.

Perciò cominceremo adesso qui
Di Santa Chiesa dai comandamenti
Perché ciascuno con l'aiuto di Dio
Possa nutrirsi come può di questo libro
Dio ci comanda che noi l'amïamo
Con tutto il nostro cuore, e tutta l'anima
E tutta la forza
E noi stessi così come dobbiamo
E il nostro prossimo così come noi stessi
Prima di tutto che noi l'amiamo con il cuore
Tutto il cuore
Cioè che i nostri pensieri siano in Lui
Per tutto il tempo, sempre, veramente
E tutta l'anima
Cioè che anche a costo di morire
Noi non diciamo se non la verità
E con tutta la forza
Cioè che facciamo tutte le nostre opere
Puramente per lui
E che amiamo noi stessi come dobbiamo
Cioè che nel farlo non guardiamo il nostro profitto
Ma la perfetta volontà di Dio
E il nostro prossimo come noi stessi
Cioè che non facciamo né pensiamo né diciamo
Al nostro prossimo cosa alcuna non vorremmo
Che Lui facesse a noi
Questi comandamenti
Sono per tutti necessari alla salvezza
Da una vita minore di questa
Nessuno può aver grazia.
Ricordate l'esempio del giovane
Che disse a Gesù Cristo: Signore
Io li ho osservati fin da piccolo
E Gesù Cristo gli disse: una cosa
Una sola devi fare
Se vuoi essere perfetto
Vai, vendi tutte le cose che hai
E quel che ci ricavi dallo ai poveri
Poi seguimi: avrai un tesoro nei cieli
E' il consiglio
Per la piena perfezione delle virtù
E chi ben l'osserverà
Dimorerà nella vera carità

4.

Carità non obbedisce a cosa creata
Fuorché ad Amore
Carità non ha niente di proprio
E metti anche che abbia qualche cosa
Non dice che sia sua
Carità lascia i suoi propri bisogni
E va a occuparsi di quelli degli altri
Carità non chiede nessuna ricompensa
A nessuna creatura
Per qualche bene, qualche piacere ch'ella faccia
Carità non ha vergogna né paura né disagio
E' così dritta che non si può piegare
Qualsiasi cosa le succeda
E carità non fa né tiene conto
Di cosa alcuna che sia sotto al sole
Il mondo intero non son che poveri avanzi
Carità dona a tutti
Quel che ha di prezioso
Non trattiene neppure se stessa
Perciò spesso promette quello che non ha
Per la sua grande generosità
Nella speranza che a chi più dona più rimanga
Carità è così saggio mercante che guadagna
Là dove tutti gli altri perdono
E scappa dai legami
In cui gli altri si legano
E così lei ha grande moltiplicazione
Di quel che piace ad Amore. E notate:
Chi avesse proprio perfetta carità
Sarebbe mortificato
Per opera di carità
Nel suo attaccarsi alla vita dello spirito.

7.

Amore: Quest'anima non fa conto di vergogna
Né di onore, di povertà, né di ricchezza
Di agio, disagio, né d'amore, né d'odio
E né d'inferno, e né di paradiso
Ragione: Eh per Dio, Amore, che vuol dire?
Amore: Lo sa quella persona e nessun'altra
A cui Dio ha regalato l'intelletto
Perché la Scrittura stessa non lo prende
Né senso umano lo comprende
Né sforzo di creatura aiuta a intenderlo.
Questo regalo è regalato dall'Altissimo
Nel quale questa creatura è rapita
Per pienezza di conoscenza
E niente resta nell'intelletto di lei
E tale anima, che è diventata nulla
Ha dunque tutto e però non ha niente
Vuole tutto e vuole niente
Sa tutto e non sa niente
Ragione: E come può, signora Amore, quest'anima
Volere quello che questo libro dice voglia
Se prima ha detto che non ha volontà?
Amore: Ragione, non è la sua volontà che lo vuole
Piuttosto è la volontà di Dio che in lei lo vuole
Perché quest'anima non dimora in Amore
Se così fosse avrebbe ancora desiderio
Piuttosto è Amore a dimorare in lei
E ha imprigionato la sua volontà
Perciò è Amore a compiere in lei
La volontà di lei
E dunque Amore opera in lei senza di lei
Ecco perché non c'è niente di spiacevole
Che possa dimorare dentro lei.

8.

Ragione: Amore, che meraviglia è questa qui?
Quest'anima non ha attrattiva per la grazia
Né alcun desiderio spirituale
Perché ha preso congedo dalle Virtù
Che danno modo di vivere bene
A tutte le anime buone
E senza le virtù non ci si salva
Né si perviene a perfezione di vita
E chi le ha, non sarà mai deluso!
E nientemeno quest'anima da loro
Prende congedo.
Non è fuori di senno
Quest'anima che parla in questo modo?

Amore: No, senza alcun dubbio, no
Ché tali Anime hanno meglio le Virtù
Che non tutte le altre creature
Però non ne hanno l'uso
E sono state loro serve abbastanza
Così da esserne d'ora in poi del tutto libere

Ragione: Eh Amore, e quando furono serve?

Amore: Quando dimoravano in amore
E in obbedienza nei vostri confronti
Dama Ragione
E anche delle altre Virtù
E tanto vi han dimorato
Che sono infine diventate libere

Ragione: E quand'è che diventano libere?

Amore: Quando amore dimora in loro
E le Virtù servono a loro
Senza nessuna contraddizione
E senza fatica da parte di queste anime

Amore: Eh, senza dubbio, Ragione
Queste anime diventate così libere
Hanno sperimentato giorni e giorni
Quello che Costrizione suole fare
E a chi loro domandasse quale sia
Il più grande tormento
Che creatura mai possa soffrire
Esse direbbero: dimorare in Amore
Ed esser nell'obbedienza delle Virtù.
Perché bisogna dare alle Virtù
Tutto quel che domandano
Costi quel che costi alla Natura
E le Virtù chiedono onori e averi
E cuore, e corpo, e vita
E' da intendere così: che tali anime
Lascian tutte le cose
E ancora dicono le Virtù a quest'anima
Che tutto ha donato loro
Nulla ha tenuto per confortar Natura
Il giusto solamente sarà salvo
E perciò questa povera Anima
Che ancora serve alle Virtù
Dice che vorrebbe essere agitata da Paura
E nell'inferno fino al giudizio tormentata
Purché poi dovesse essere salvata.
In tale costrizione vive l'Anima
Sulla quale le Virtù hanno potere
Ma le anime di cui parliamo
Hanno portato al punto le Virtù
E non fanno niente per esse
Anzi son le Virtù a fare tutto quello
Che queste Anime vogliono
Senza contraddizione o costrizione
Perché queste Anime sono le loro signore.

9.

Chi domandasse a queste anime libere
Pacifiche, sicure
Volete essere in purgatorio? No, direbbero
Volete vi si garantisca, in questa vita, la salvezza?
No, direbbero.
Volete essere in paradiso? No, direbbero.
E del resto come potrebbero volerlo?
Non hanno alcuna volontà.
E se volessero una qualunque cosa
Allora si allontanerebbero da Amore
Perché colui che ha la loro volontà
Sa cosa è buono per loro
E questo a loro basta
Senza saperlo
E senza esserne mai rassicurate.
Queste anime vivono di conoscenza, Amore e lode
A questo sono abituate, senza muoversi
Mai da se stesse, perché Amore
Lode e conoscenza
Dimorano in loro.
Queste anime non san di sé se sono buone
O son cattive, non hanno conoscenza
Di se stesse, né sanno giudicare
Se sono convertite o pervertite.
Prendiamo a esempio un'anima per tutte
Quest'anima non vuole né disprezza
Né povertà e né tribolazione
Né messa né sermone
Né digiuno né orazione
E dà a Natura tutto quel che le serve
Senza rimorso di coscienza
Ma tal natura è così ben ordinata
Per sua trasformazïone in unità d'Amore
A cui la volontà di quest'Anima è congiunta
Che la natura non domanda
Cosa che sia proibita
Quest'anima non si preoccupa
Di alcuna cosa che potrebbe servirle
Se non nel momento stesso in cui le serve
E questa preoccupazione non si perde
Se non si è innocenti
Ragione: Eh per Dio ma che vuol dire?
Amore: Non lo capiscono né mai lo capiranno
Per come andrebbe veramente capito
Né i maestri di scienze naturali
Né tutti i maestri di scrittura
Né tutti quelli che ancora dimorano
In amore di obbedienza alle Virtù
Di questo siate certa, Ragione
Perché nessuno lo capisce
Se non chi cerca Amore nobile soltanto.
...

22.

Amore: Così quest'Anima la paragono all'aquila
Perché quest'anima vola alto, molto alto
Molto più alto di tutti gli altri uccelli
Perché è innalzata dal nobile Amore.
Guarda più chiaramente la bellezza
Del sole, il suo raggio, lo splendore del sole
E di quel raggio che la nutre
Con la mandorla dell'altissimo cedro.

Anima: Dice quest'anima all'infelice Natura
Che tante e tante giornate
L'ha fatta dimorare in suo servaggio
Dama Natura da voi prendo congedo
Amore mi è vicino
Lui mi ha resa libera
Sono senza paura, e contro tutti

Amore: Quest'anima non soffre per la tribolazione
Non è fermata dalla consolazione
Non è confusa dalla tentazione
Né diminuita da alcuna sottrazione
Essa è comune a tutti
Per grandezza di pura carità
E non domanda niente mai a nessuno
Per nobiltà di cortesia di bontà pura
Di cui Dio l'ha riempita
Per tutto il tempo è assorta ma non triste
Gioiosa senza mai dissolutezza
Perché in lei Dio santifica il suo nome
E Trinità divina vi ha magione
E voi piccoli
Che nel volere e nel desiderare
Prendete il cibo che vi nutre
Desiderate di essere così, come lei
Perché chi può desiderare il meno
Se non desidera il più
Allora non è degno che Dio faccia
Per lui nemmeno il più piccolo bene
Per la viltà del suo povero coraggio
In cui si lascia cadere
E poi si vede che è sempre affamato

28

Amore: L'anima nuota nel mare della gioia
Cioè dentro il mare di delizie fluenti
Scroscianti fuori dalla Divinità
E non sente nessunissima gioia
Perché è lei stessa gioia
E lei nuota e fluisce nella gioia
Senza sentire alcuna gioia
Perché dimora nella Gioia
E la Gioia dimora dentro lei
Ed è essa stessa Gioia
In virtù della Gioia
Che l'ha mutata in se stessa
Così è un volere comune
Come il fuoco e la fiamma
Il volere dell'amante
E quello dell'amica
Perché Amore ha trasformato l'Anima in se stesso

Anima: Eh, dolcissimo, puro Amor divino
Che dolce mutamento
Esser mutata nella cosa che amo
Più di me stessa
E tanto son mutata
Che per amare ho perduto il mio nome
Io che così poco riesco a amare:
Questo succede in amore
Perché io non amo altri fuorché Amore

47

(...)
Quest'anima non ha tenuto volontà
Anzi è arrivata, è caduta
Dentro al volere niente
E nel sapere certo
Di non sapere niente
E questo saper niente
E questo voler niente
L'hanno infine scagionata e liberata.
Quest'anima segue il consiglio del Vangelo
Che dice: abbi sempre l'occhio semplice
E così non peccherai.
Perciò quest'anima è tranquilla
In tutto quello che Dio soffre per lei
Perché ha una vera comprensione
In tutto quello che comprende
E sta in riposo, tranquilla
Riguardo a quel che il suo prossimo fa.
Perché su quello che lei non capisce
Non dà giudizio alcuno
Se non in bene, sempre.
Quest'anima ha in ogni luogo la sua pace
Perché porta la pace con sé
Tutti i giorni
E a una pace così tutti i luoghi van bene
E anche tutte le cose
Così quest'anima si siede senza muoversi
Sul trono della pace
Sul libro della vita
E' testimone di buona coscienza
In libertà di perfetta carità.

68

Amore: Quest'anima è tutta abbandonata
Sciolta ed attratta
Congiunta e unita all'alta Trinità
Non può volere che la divina volontà
Per divina opera della Trinità
E una chiarezza che rapisce, una luce
La trae a sé, la stringe sempre più
E perciò dice l'anima così

Anima: O gente piccolissima e rozza
E sconveniente

Ragione: A chi parlate?

Anima: A quei che vivon dei consigli vostri
Che sono tanto bestie e tanto asini
Che mi conviene, per la loro rudezza
Celare e non parlare il mio linguaggio
Perché non trovino morte
Nello stato di vita
Nel quale io sono in pace, senza muovermi.
Dico che devo, per la loro rudezza
Tacere e celare il mio linguaggio
Che io ho imparato nel segreto
Della corte segreta di quel dolce paese
Là dove cortesia è legge
E amore misura
E bontà pastura
Me ne attira la dolcezza
Me ne piace la bellezza
Me ne nutre la bontà
Dunque che posso farci
Se qui io vivo in pace?

81

Amore: Ora quest'anima prende il suo giusto nome
Dal niente nel quale dimora
E poiché è niente, non le importa di niente
Né di sé né del suo prossimo
E nemmeno di Dio
Infatti lei è così piccola
Che non si può trovare
E ogni cosa creata è lontana
Così lontana che non la può sentire
E Dio è grande, così grande
Che lei non può capirne niente
E per tal niente è caduta giù nella certezza
Di non sapere niente, nella certezza
Di non volere niente.
E questo niente di cui parliamo le dà tutto
E in altro modo nessuno lo può avere
Quest'anima è imprigionata, detenuta
Dentro il paese della piena pace
Infatti è sempre nel pieno appagamento
Nel quale nuota, ondeggia, fluttua
E si abbandona alla pace divina
Senza muoversi dalla sua interiorità
E senza opere nell'esteriorità
...
Dio compie la sua opera in lei
E' opera di Lui dentro di lei
Senza di lei, per lei
Lei ha donato tutto, liberamente
Senza nessun perché
Infatti lei è la dama dello sposo
Della sua giovinezza
Egli è il sole che risplende e riscalda
E nutre la vita dell'essere
Alimentandolo col suo proprio essere
Quest'anima non ha più dubbi né disagio.

Ragione: E cosa allora?

Amore: Certa alleanza
E vera concordanza
Nel volere solo la divina ordinanza.
89, 90, 91

Quest'anima ha dato tutto
Per liberalità di nobiltà
Dell'opera della Trinità
E in questa Trinità
L'anima pianta così nudamente
La propria volontà
Che peccare non può, se non si spianta.
Non ha modo di peccare
Perché senza volontà non puoi peccare.
Ora non deve stare in guardia dal peccare
Se lascia la sua volontà dov'è piantata
Ossia in colui che gliela aveva data
Per sua bontà, liberamente
E perciò la voleva riavere
Dalla sua amica, nudamente
Liberamente, per il bene di lei
Senza nessun perché da parte sua
Per due motivi: perché Lui lo vuole
E lo vale.
E lei non ha conosciuto
Mai una pace così così assidua e ben piantata
Finché non fu della sua stessa volontà
Puramente denudata.
Costei, essendo tale
Somiglia sempre a colui che è ubriaco.
Non importa all'ubriaco
Di cosa alcuna che possa succedergli
E se gliene importasse
Non sarebbe ubriaco fino in fondo.
Così se l'Anima ha qualcosa da volere
Vuol dir che è mal piantata
E che può ancora cadere
Se fosse presa d'assalto
Da una qualche avversità o prosperità.
E così non è tutta
Perché non è niente
Perché ha ancora qualcosa da volere
Perché la sua povertà o la sua ricchezza
Sta nel volere dare o trattenere

E ancora questo voglio dire
A tutti quelli che da interiore desiderio son chiamati
E invitati alle opere di perfezione
Al seguito di Ragione
Che lo vogliano o no:
Che se volessero essere
Quel che potrebbero essere
Arriverebbero allo stato che diciamo
E sarebbero anche signori di se stessi
E del cielo e della terra

Ragione: E come, 'signori'?

Anima: Questo nessuno lo sa dire
Ma posso solo dirvi, e lo so bene
Che prima di arrivarci occorre fare
Perfettamente il contrario
Della propria volontà
Nutrendo le Virtù fino a ingozzarle
E tenendosi ben saldi senza cedere
Perché lo spirito abbia sempre signoria
Senza contrarietà

Verità: Eh Dio, come potrebbe esser malato
Il corpo del cuore
Nel quale c'è uno spirito del genere?

Anima: Oso dire che una siffatta volontà
Che occorre avere nella vita smarrita
Cioè nella vita dello spirito
Prosciugherebbe in un istante
Gli umori di qualsiasi malattia
Tale efficacia curativa
Ha l'ardor dello spirito.

Amore: E' la verità
Al contrario dell'Anima liberata
La vita di cui abbiam parlato
Che diciam vita di spirito
Non può aver pace
Se il corpo non fa sempre il contrario
Della sua volontà
Cioè a dire, che queste persone
Fanno il contrario della sensualità
O altrimenti ricadrebbero giù
Nella perdizione di tal vita
Se non vivessero in modo contrario al piacer loro.
Ma quelli che son liberi
Fanno tutto il contrario.
Infatti, proprio come nella vita dello spirito
Fanno il contrario della loro volontà
Se non vogliono perdere la pace
Così, al contrario
Fanno i liberi tutto quel che loro piace
Se non vogliono perdere la pace
Perché allo stato di libertà son arrivati
Ossia sono caduti
Dalle Virtù in Amore
E dall'Amore in niente.

E dal niente nella chiarezza di Dio
Che vede sé con gli occhi
Della sua stessa maestà
E in questo punto l'ha illuminata di sé
Ed essa è così tanto abbandonata a lui
Che non vede né sé né lui
E perciò lui si vede da solo
Nella sua bontà divina.
Egli sarà da se stesso
Dentro questa bontà
Quel che sapeva di sé stesso
Prima che l'anima esistesse
Quando lui le donò la sua bontà
Con cui la rese signora.
E fu Libera Volontà
Che lui non può riavere indietro
Senza il beneplacito dell'Anima
E ora ce l'ha, senza nessun perché
Tanto come l'aveva prima
Che essa ne fosse signora
Qui non c'è nessuno tranne lui
Nessuno ama tranne lui
Perché nessuno è
Tranne lui
E perciò ama da solo
E si vede da solo
E si loda da solo del suo stesso essere.
Ecco il punto!
Perché questo è lo stato più nobile
Che l'Anima possa avere quaggiù.

100

Gli annientati sono persone regali
Hanno cuori eccelentemente nobili
E di grande impresa
Né potrebbero fare opera di piccolo valore
Né cominciare cosa che non giungesse a perfezione
Perché sono i più piccoli che possano essere
E i più grandi che devono essere
Per la testimonianza di Gesù Cristo stesso
Che dice che il più piccolo
Sarà il più grande nel regno dei cieli
Bisogna credere loro
Ma nessuno lo crede
Se non è la cosa stessa
Colui che è quello che crede
Crede veramente
Ma chi crede quel che egli non è
Questi non vive quel che crede
Costui non crede veramente
Perché la verità del credere
E' nell'essere quello che si crede
E chi crede questo
E' questo.
Non deve curarsi più né di se stesso
Né d'altri né di Dio stesso
Né più né meno come se non fosse
E invece è
Capite bene qui il significato
E' nella sua volontà che non importa
A lui, per lui, di quel che è
Né più né meno come se non fosse

113

Faccio sapere a tutti quelli che ascolteranno questo libro
Che noi dobbiamo riprodurre dentro
Con pensieri di devozione
Con opere di perfezione
Con domande di Ragione
Tutta la vita, per quanto possiamo
Che Gesù Cristo condusse
E che ci predicò.
Infatti ha detto: chi crederà in me
Farà le opere che faccio e di più grandi
E questo noi lo dobbiamo fare
Prima di avere vittoria su noi stessi.
E se noi facessimo questo quanto possiamo
Giungeremmo ad avere tutto questo
MPrologo

Voi che dentro questo libro leggerete
Se lo volete capir bene
Pensate a quello che direte
Perché è duro da comprendere
Umiltà dovete prendere
Che della Scienza è tesoriera
E delle altre Virtù madre

Teologi e altri chierici
Certo non lo capirete
Per quanto abbiate ingegni chiari
Se umilemente non procederete
E che Amore e Fede assieme
Le padrone della casa
Vi faccian superar Ragione

Ragione stessa ci testimonia
E lo fa senza vergogna
Che Amore e Fede la fan vivere
E che di loro non si libera
Perché su lei han signoria
E lei del tutto umilïata convien sia

Dunque umïliate le vostre scienze
Che su Ragione son fondate
E riponete ogni fiducia
In quelle scienze che son donate
Dall'Amore, e dalla Fede illuminate
E allora comprenderete questo libro
Che l'anima fa vivere d'Amore.




1.

O voi attivi e voi contemplativi
E può darsi anche annientati per vero amore
Che udrete certi prodigi del puro amore
Del nobile amore
Del sublime amore dell'Anima Affrancata
E come lo Spirito Santo
Abbia piantato la sua vela in lei
Come nella sua nave
Io vi prego per amore che ascoltiate
Con attenzione piena
Del più sottile, più interiore intendimento
E con gran diligenza
Perché sennò lo capiranno male quei ch'ascoltano
Se già non sono questa cosa stessa.

2.

Tutti voi figli della Santa Chiesa
Per voi ho fatto questo libro
Perché possiate udire, e valervene
Della vita perfetta
E dello stato di pace
A cui la creatura può arrivare
Per la virtù della perfetta carità
Dono donato dalla Trinità
Di tale dono sentirete parlare
In questo libro
E chi ne parla è intelletto d'Amore
Che risponde alle domande di Ragione





3.

Perciò cominceremo adesso qui
Di Santa Chiesa dai comandamenti
Perché ciascuno con l'aiuto di Dio
Possa nutrirsi come può di questo libro
Dio ci comanda che noi l'amïamo
Con tutto il nostro cuore, e tutta l'anima
E tutta la forza
E noi stessi così come dobbiamo
E il nostro prossimo così come noi stessi
Prima di tutto che noi l'amiamo con il cuore
Tutto il cuore
Cioè che i nostri pensieri siano in Lui
Per tutto il tempo, sempre, veramente
E tutta l'anima
Cioè che anche a costo di morire
Noi non diciamo se non la verità
E con tutta la forza
Cioè che facciamo tutte le nostre opere
Puramente per lui
E che amiamo noi stessi come dobbiamo
Cioè che nel farlo non guardiamo il nostro profitto
Ma la perfetta volontà di Dio
E il nostro prossimo come noi stessi
Cioè che non facciamo né pensiamo né diciamo
Al nostro prossimo cosa alcuna non vorremmo
Che Lui facesse a noi
Questi comandamenti
Sono per tutti necessari alla salvezza
Da una vita minore di questa
Nessuno può aver grazia.
Ricordate l'esempio del giovane
Che disse a Gesù Cristo: Signore
Io li ho osservati fin da piccolo
E Gesù Cristo gli disse: una cosa
Una sola devi fare
Se vuoi essere perfetto
Vai, vendi tutte le cose che hai
E quel che ci ricavi dallo ai poveri
Poi seguimi: avrai un tesoro nei cieli
E' il consiglio
Per la piena perfezione delle virtù
E chi ben l'osserverà
Dimorerà nella vera carità

4.

Carità non obbedisce a cosa creata
Fuorché ad Amore
Carità non ha niente di proprio
E metti anche che abbia qualche cosa
Non dice che sia sua
Carità lascia i suoi propri bisogni
E va a occuparsi di quelli degli altri
Carità non chiede nessuna ricompensa
A nessuna creatura
Per qualche bene, qualche piacere ch'ella faccia
Carità non ha vergogna né paura né disagio
E' così dritta che non si può piegare
Qualsiasi cosa le succeda
E carità non fa né tiene conto
Di cosa alcuna che sia sotto al sole
Il mondo intero non son che poveri avanzi
Carità dona a tutti
Quel che ha di prezioso
Non trattiene neppure se stessa
Perciò spesso promette quello che non ha
Per la sua grande generosità
Nella speranza che a chi più dona più rimanga
Carità è così saggio mercante che guadagna
Là dove tutti gli altri perdono
E scappa dai legami
In cui gli altri si legano
E così lei ha grande moltiplicazione
Di quel che piace ad Amore. E notate:
Chi avesse proprio perfetta carità
Sarebbe mortificato
Per opera di carità
Nel suo attaccarsi alla vita dello spirito.

7.

Amore: Quest'anima non fa conto di vergogna
Né di onore, di povertà, né di ricchezza
Di agio, disagio, né d'amore, né d'odio
E né d'inferno, e né di paradiso
Ragione: Eh per Dio, Amore, che vuol dire?
Amore: Lo sa quella persona e nessun'altra
A cui Dio ha regalato l'intelletto
Perché la Scrittura stessa non lo prende
Né senso umano lo comprende
Né sforzo di creatura aiuta a intenderlo.
Questo regalo è regalato dall'Altissimo
Nel quale questa creatura è rapita
Per pienezza di conoscenza
E niente resta nell'intelletto di lei
E tale anima, che è diventata nulla
Ha dunque tutto e però non ha niente
Vuole tutto e vuole niente
Sa tutto e non sa niente
Ragione: E come può, signora Amore, quest'anima
Volere quello che questo libro dice voglia
Se prima ha detto che non ha volontà?
Amore: Ragione, non è la sua volontà che lo vuole
Piuttosto è la volontà di Dio che in lei lo vuole
Perché quest'anima non dimora in Amore
Se così fosse avrebbe ancora desiderio
Piuttosto è Amore a dimorare in lei
E ha imprigionato la sua volontà
Perciò è Amore a compiere in lei
La volontà di lei
E dunque Amore opera in lei senza di lei
Ecco perché non c'è niente di spiacevole
Che possa dimorare dentro lei.

8.

Ragione: Amore, che meraviglia è questa qui?
Quest'anima non ha attrattiva per la grazia
Né alcun desiderio spirituale
Perché ha preso congedo dalle Virtù
Che danno modo di vivere bene
A tutte le anime buone
E senza le virtù non ci si salva
Né si perviene a perfezione di vita
E chi le ha, non sarà mai deluso!
E nientemeno quest'anima da loro
Prende congedo.
Non è fuori di senno
Quest'anima che parla in questo modo?

Amore: No, senza alcun dubbio, no
Ché tali Anime hanno meglio le Virtù
Che non tutte le altre creature
Però non ne hanno l'uso
E sono state loro serve abbastanza
Così da esserne d'ora in poi del tutto libere

Ragione: Eh Amore, e quando furono serve?

Amore: Quando dimoravano in amore
E in obbedienza nei vostri confronti
Dama Ragione
E anche delle altre Virtù
E tanto vi han dimorato
Che sono infine diventate libere

Ragione: E quand'è che diventano libere?

Amore: Quando amore dimora in loro
E le Virtù servono a loro
Senza nessuna contraddizione
E senza fatica da parte di queste anime

Amore: Eh, senza dubbio, Ragione
Queste anime diventate così libere
Hanno sperimentato giorni e giorni
Quello che Costrizione suole fare
E a chi loro domandasse quale sia
Il più grande tormento
Che creatura mai possa soffrire
Esse direbbero: dimorare in Amore
Ed esser nell'obbedienza delle Virtù.
Perché bisogna dare alle Virtù
Tutto quel che domandano
Costi quel che costi alla Natura
E le Virtù chiedono onori e averi
E cuore, e corpo, e vita
E' da intendere così: che tali anime
Lascian tutte le cose
E ancora dicono le Virtù a quest'anima
Che tutto ha donato loro
Nulla ha tenuto per confortar Natura
Il giusto solamente sarà salvo
E perciò questa povera Anima
Che ancora serve alle Virtù
Dice che vorrebbe essere agitata da Paura
E nell'inferno fino al giudizio tormentata
Purché poi dovesse essere salvata.
In tale costrizione vive l'Anima
Sulla quale le Virtù hanno potere
Ma le anime di cui parliamo
Hanno portato al punto le Virtù
E non fanno niente per esse
Anzi son le Virtù a fare tutto quello
Che queste Anime vogliono
Senza contraddizione o costrizione
Perché queste Anime sono le loro signore.

9.

Chi domandasse a queste anime libere
Pacifiche, sicure
Volete essere in purgatorio? No, direbbero
Volete vi si garantisca, in questa vita, la salvezza?
No, direbbero.
Volete essere in paradiso? No, direbbero.
E del resto come potrebbero volerlo?
Non hanno alcuna volontà.
E se volessero una qualunque cosa
Allora si allontanerebbero da Amore
Perché colui che ha la loro volontà
Sa cosa è buono per loro
E questo a loro basta
Senza saperlo
E senza esserne mai rassicurate.
Queste anime vivono di conoscenza, Amore e lode
A questo sono abituate, senza muoversi
Mai da se stesse, perché Amore
Lode e conoscenza
Dimorano in loro.
Queste anime non san di sé se sono buone
O son cattive, non hanno conoscenza
Di se stesse, né sanno giudicare
Se sono convertite o pervertite.
Prendiamo a esempio un'anima per tutte
Quest'anima non vuole né disprezza
Né povertà e né tribolazione
Né messa né sermone
Né digiuno né orazione
E dà a Natura tutto quel che le serve
Senza rimorso di coscienza
Ma tal natura è così ben ordinata
Per sua trasformazïone in unità d'Amore
A cui la volontà di quest'Anima è congiunta
Che la natura non domanda
Cosa che sia proibita
Quest'anima non si preoccupa
Di alcuna cosa che potrebbe servirle
Se non nel momento stesso in cui le serve
E questa preoccupazione non si perde
Se non si è innocenti
Ragione: Eh per Dio ma che vuol dire?
Amore: Non lo capiscono né mai lo capiranno
Per come andrebbe veramente capito
Né i maestri di scienze naturali
Né tutti i maestri di scrittura
Né tutti quelli che ancora dimorano
In amore di obbedienza alle Virtù
Di questo siate certa, Ragione
Perché nessuno lo capisce
Se non chi cerca Amore nobile soltanto.
...

22.

Amore: Così quest'Anima la paragono all'aquila
Perché quest'anima vola alto, molto alto
Molto più alto di tutti gli altri uccelli
Perché è innalzata dal nobile Amore.
Guarda più chiaramente la bellezza
Del sole, il suo raggio, lo splendore del sole
E di quel raggio che la nutre
Con la mandorla dell'altissimo cedro.

Anima: Dice quest'anima all'infelice Natura
Che tante e tante giornate
L'ha fatta dimorare in suo servaggio
Dama Natura da voi prendo congedo
Amore mi è vicino
Lui mi ha resa libera
Sono senza paura, e contro tutti

Amore: Quest'anima non soffre per la tribolazione
Non è fermata dalla consolazione
Non è confusa dalla tentazione
Né diminuita da alcuna sottrazione
Essa è comune a tutti
Per grandezza di pura carità
E non domanda niente mai a nessuno
Per nobiltà di cortesia di bontà pura
Di cui Dio l'ha riempita
Per tutto il tempo è assorta ma non triste
Gioiosa senza mai dissolutezza
Perché in lei Dio santifica il suo nome
E Trinità divina vi ha magione
E voi piccoli
Che nel volere e nel desiderare
Prendete il cibo che vi nutre
Desiderate di essere così, come lei
Perché chi può desiderare il meno
Se non desidera il più
Allora non è degno che Dio faccia
Per lui nemmeno il più piccolo bene
Per la viltà del suo povero coraggio
In cui si lascia cadere
E poi si vede che è sempre affamato

28

Amore: L'anima nuota nel mare della gioia
Cioè dentro il mare di delizie fluenti
Scroscianti fuori dalla Divinità
E non sente nessunissima gioia
Perché è lei stessa gioia
E lei nuota e fluisce nella gioia
Senza sentire alcuna gioia
Perché dimora nella Gioia
E la Gioia dimora dentro lei
Ed è essa stessa Gioia
In virtù della Gioia
Che l'ha mutata in se stessa
Così è un volere comune
Come il fuoco e la fiamma
Il volere dell'amante
E quello dell'amica
Perché Amore ha trasformato l'Anima in se stesso

Anima: Eh, dolcissimo, puro Amor divino
Che dolce mutamento
Esser mutata nella cosa che amo
Più di me stessa
E tanto son mutata
Che per amare ho perduto il mio nome
Io che così poco riesco a amare:
Questo succede in amore
Perché io non amo altri fuorché Amore

47

(...)
Quest'anima non ha tenuto volontà
Anzi è arrivata, è caduta
Dentro al volere niente
E nel sapere certo
Di non sapere niente
E questo saper niente
E questo voler niente
L'hanno infine scagionata e liberata.
Quest'anima segue il consiglio del Vangelo
Che dice: abbi sempre l'occhio semplice
E così non peccherai.
Perciò quest'anima è tranquilla
In tutto quello che Dio soffre per lei
Perché ha una vera comprensione
In tutto quello che comprende
E sta in riposo, tranquilla
Riguardo a quel che il suo prossimo fa.
Perché su quello che lei non capisce
Non dà giudizio alcuno
Se non in bene, sempre.
Quest'anima ha in ogni luogo la sua pace
Perché porta la pace con sé
Tutti i giorni
E a una pace così tutti i luoghi van bene
E anche tutte le cose
Così quest'anima si siede senza muoversi
Sul trono della pace
Sul libro della vita
E' testimone di buona coscienza
In libertà di perfetta carità.

68

Amore: Quest'anima è tutta abbandonata
Sciolta ed attratta
Congiunta e unita all'alta Trinità
Non può volere che la divina volontà
Per divina opera della Trinità
E una chiarezza che rapisce, una luce
La trae a sé, la stringe sempre più
E perciò dice l'anima così

Anima: O gente piccolissima e rozza
E sconveniente

Ragione: A chi parlate?

Anima: A quei che vivon dei consigli vostri
Che sono tanto bestie e tanto asini
Che mi conviene, per la loro rudezza
Celare e non parlare il mio linguaggio
Perché non trovino morte
Nello stato di vita
Nel quale io sono in pace, senza muovermi.
Dico che devo, per la loro rudezza
Tacere e celare il mio linguaggio
Che io ho imparato nel segreto
Della corte segreta di quel dolce paese
Là dove cortesia è legge
E amore misura
E bontà pastura
Me ne attira la dolcezza
Me ne piace la bellezza
Me ne nutre la bontà
Dunque che posso farci
Se qui io vivo in pace?

81

Amore: Ora quest'anima prende il suo giusto nome
Dal niente nel quale dimora
E poiché è niente, non le importa di niente
Né di sé né del suo prossimo
E nemmeno di Dio
Infatti lei è così piccola
Che non si può trovare
E ogni cosa creata è lontana
Così lontana che non la può sentire
E Dio è grande, così grande
Che lei non può capirne niente
E per tal niente è caduta giù nella certezza
Di non sapere niente, nella certezza
Di non volere niente.
E questo niente di cui parliamo le dà tutto
E in altro modo nessuno lo può avere
Quest'anima è imprigionata, detenuta
Dentro il paese della piena pace
Infatti è sempre nel pieno appagamento
Nel quale nuota, ondeggia, fluttua
E si abbandona alla pace divina
Senza muoversi dalla sua interiorità
E senza opere nell'esteriorità
...
Dio compie la sua opera in lei
E' opera di Lui dentro di lei
Senza di lei, per lei
Lei ha donato tutto, liberamente
Senza nessun perché
Infatti lei è la dama dello sposo
Della sua giovinezza
Egli è il sole che risplende e riscalda
E nutre la vita dell'essere
Alimentandolo col suo proprio essere
Quest'anima non ha più dubbi né disagio.

Ragione: E cosa allora?

Amore: Certa alleanza
E vera concordanza
Nel volere solo la divina ordinanza.
89, 90, 91

Quest'anima ha dato tutto
Per liberalità di nobiltà
Dell'opera della Trinità
E in questa Trinità
L'anima pianta così nudamente
La propria volontà
Che peccare non può, se non si spianta.
Non ha modo di peccare
Perché senza volontà non puoi peccare.
Ora non deve stare in guardia dal peccare
Se lascia la sua volontà dov'è piantata
Ossia in colui che gliela aveva data
Per sua bontà, liberamente
E perciò la voleva riavere
Dalla sua amica, nudamente
Liberamente, per il bene di lei
Senza nessun perché da parte sua
Per due motivi: perché Lui lo vuole
E lo vale.
E lei non ha conosciuto
Mai una pace così così assidua e ben piantata
Finché non fu della sua stessa volontà
Puramente denudata.
Costei, essendo tale
Somiglia sempre a colui che è ubriaco.
Non importa all'ubriaco
Di cosa alcuna che possa succedergli
E se gliene importasse
Non sarebbe ubriaco fino in fondo.
Così se l'Anima ha qualcosa da volere
Vuol dir che è mal piantata
E che può ancora cadere
Se fosse presa d'assalto
Da una qualche avversità o prosperità.
E così non è tutta
Perché non è niente
Perché ha ancora qualcosa da volere
Perché la sua povertà o la sua ricchezza
Sta nel volere dare o trattenere

E ancora questo voglio dire
A tutti quelli che da interiore desiderio son chiamati
E invitati alle opere di perfezione
Al seguito di Ragione
Che lo vogliano o no:
Che se volessero essere
Quel che potrebbero essere
Arriverebbero allo stato che diciamo
E sarebbero anche signori di se stessi
E del cielo e della terra

Ragione: E come, 'signori'?

Anima: Questo nessuno lo sa dire
Ma posso solo dirvi, e lo so bene
Che prima di arrivarci occorre fare
Perfettamente il contrario
Della propria volontà
Nutrendo le Virtù fino a ingozzarle
E tenendosi ben saldi senza cedere
Perché lo spirito abbia sempre signoria
Senza contrarietà

Verità: Eh Dio, come potrebbe esser malato
Il corpo del cuore
Nel quale c'è uno spirito del genere?

Anima: Oso dire che una siffatta volontà
Che occorre avere nella vita smarrita
Cioè nella vita dello spirito
Prosciugherebbe in un istante
Gli umori di qualsiasi malattia
Tale efficacia curativa
Ha l'ardor dello spirito.

Amore: E' la verità
Al contrario dell'Anima liberata
La vita di cui abbiam parlato
Che diciam vita di spirito
Non può aver pace
Se il corpo non fa sempre il contrario
Della sua volontà
Cioè a dire, che queste persone
Fanno il contrario della sensualità
O altrimenti ricadrebbero giù
Nella perdizione di tal vita
Se non vivessero in modo contrario al piacer loro.
Ma quelli che son liberi
Fanno tutto il contrario.
Infatti, proprio come nella vita dello spirito
Fanno il contrario della loro volontà
Se non vogliono perdere la pace
Così, al contrario
Fanno i liberi tutto quel che loro piace
Se non vogliono perdere la pace
Perché allo stato di libertà son arrivati
Ossia sono caduti
Dalle Virtù in Amore
E dall'Amore in niente.

E dal niente nella chiarezza di Dio
Che vede sé con gli occhi
Della sua stessa maestà
E in questo punto l'ha illuminata di sé
Ed essa è così tanto abbandonata a lui
Che non vede né sé né lui
E perciò lui si vede da solo
Nella sua bontà divina.
Egli sarà da se stesso
Dentro questa bontà
Quel che sapeva di sé stesso
Prima che l'anima esistesse
Quando lui le donò la sua bontà
Con cui la rese signora.
E fu Libera Volontà
Che lui non può riavere indietro
Senza il beneplacito dell'Anima
E ora ce l'ha, senza nessun perché
Tanto come l'aveva prima
Che essa ne fosse signora
Qui non c'è nessuno tranne lui
Nessuno ama tranne lui
Perché nessuno è
Tranne lui
E perciò ama da solo
E si vede da solo
E si loda da solo del suo stesso essere.
Ecco il punto!
Perché questo è lo stato più nobile
Che l'Anima possa avere quaggiù.

100

Gli annientati sono persone regali
Hanno cuori eccelentemente nobili
E di grande impresa
Né potrebbero fare opera di piccolo valore
Né cominciare cosa che non giungesse a perfezione
Perché sono i più piccoli che possano essere
E i più grandi che devono essere
Per la testimonianza di Gesù Cristo stesso
Che dice che il più piccolo
Sarà il più grande nel regno dei cieli
Bisogna credere loro
Ma nessuno lo crede
Se non è la cosa stessa
Colui che è quello che crede
Crede veramente
Ma chi crede quel che egli non è
Questi non vive quel che crede
Costui non crede veramente
Perché la verità del credere
E' nell'essere quello che si crede
E chi crede questo
E' questo.
Non deve curarsi più né di se stesso
Né d'altri né di Dio stesso
Né più né meno come se non fosse
E invece è
Capite bene qui il significato
E' nella sua volontà che non importa
A lui, per lui, di quel che è
Né più né meno come se non fosse

113

Faccio sapere a tutti quelli che ascolteranno questo libro
Che noi dobbiamo riprodurre dentro
Con pensieri di devozione
Con opere di perfezione
Con domande di Ragione
Tutta la vita, per quanto possiamo
Che Gesù Cristo condusse
E che ci predicò.
Infatti ha detto: chi crederà in me
Farà le opere che faccio e di più grandi
E questo noi lo dobbiamo fare
Prima di avere vittoria su noi stessi.
E se noi facessimo questo quanto possiamo
Giungeremmo ad avere tutto questo
Mettendo fuori di noi
Tutti i pensieri di devozione
E tutte le opere di perfezione
E tutte le domande di Ragione
Perché noi non sapremmo cosa farcene
Così farebbe la Divinità dentro di noi
Per noi, senza di noi, le sue opere divine
Egli è colui che è
Perciò è quello che è da se stesso:
amante, amato, amore.
E noi non siamo niente
Perché non abbiam niente che venga da noi
Vedete nudo tutto questo
Nulla celando né velando
Allora colui che è in noi
Avrà il suo vero essere.ettendo fuori di noi
Tutti i pensieri di devozione
E tutte le opere di perfezione
E tutte le domande di Ragione
Perché noi non sapremmo cosa farcene
Così farebbe la Divinità dentro di noi
Per noi, senza di noi, le sue opere divine
Egli è colui che è
Perciò è quello che è da se stesso:
amante, amato, amore.
E noi non siamo niente
Perché non abbiam niente che venga da noi
Vedete nudo tutto questo
Nulla celando né velando
Allora colui che è in noi

Avrà il suo vero essere.