ALTISSIMA POVERTA'

festa del teatro e della spiritualità

Monteforte (MO), luglio 2012

LABORATORI RESIDENZIALI

21-23 luglio 2012
IL SUONO, L'EMOZIONE, IL CORPO
workshop diretto da ilaria drago

Area del castello di Monteforte, Montese (MO)

Orari: 16-21; costo euro 90; possibilità di uso cucina e pernottamento in foresteria: euro 11 al giorno; numero chiuso, max 10 partecipanti; info e iscrizioni: info@ilariadrago.it

Il seminario verte sulla ricerca di tutte le risorse che possono essere tradotte in opera poetica e scenica: la percezione del proprio corpo nello spazio e del suo movimento; il lavoro sull’interiorità, attraverso esercizi che individuano gli ostacoli alla nostra creatività e alla nostra fiducia e portano in luce le potenzialità insite in ognuno/a; elementi di tecnica vocale, basati per lo più sul rilassamento e sulla ricerca delle proprie sonorità; elementi di scrittura scenica, in cui la verità interiore si fa parola da recitare. Parola e gesto diventeranno quindi un’unica forma di espressione volta a far risaltare le capacità, le caratteristiche e la creatività proprie di ognuno/a. I partecipanti dovranno munirsi di abiti comodi, carta e penna, una sciarpa di cotone (o un grande fazzoletto). È consigliato anche un materassino da ginnastica o una coperta.

20-24 luglio
IL SILENZIO DELL'ATTORE DI PAROLA
workshop diretto da alessandro berti

Area del Monte Terminale, Iola, Montese

Orari: 10-15, informazioni e iscrizioni: http://www.saledellacomunita.it/pls/acec/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=2950

Il silenzio dell’attore di parola richiama l'origine silenziosa del parlare, il pavimento muto che lo sostiene e lo fa nascere. Il lavoro è un invito a non spingere le parole verso il pubblico, a non cercare ansiosamente tra le macerie della mente qualcosa da esprimere. Al contrario, si propone di lasciar transitare dentro di sé ogni cosa: l'aria prima di tutto, poi il canto, il movimento del corpo, infine, e in particolare, le parole. Lasciare che questa forza in transito s'irradi tutt'attorno. Uno strumento puro non si esprime: suona. È un'azione più semplice e forte. Un tronco cavo è suonato dal vento, un fiore è aperto dal sole. Allo stesso modo il corpo integrale dell'attore in attesa lascia che tutto lo attraversi e che in questo cammino si mostri qualcosa di nuovo, una nuova voce prenda corpo, un gesto inaspettato abbia luogo. Il lavoro si concentrerà sulla ricerca di una posizione perché questo accada, posizione interiore e fisica, sul corpo e la voce suonata e infine anche su brevi estratti di alcuni grandi testi che alludono, sul piano non estetico ma direttamente esistenziale, a questo nostro lavoro teatrale (Jean De Caussade, Etty Hillesum, Joseph Surin, George Bernanos, Simone Weil, il libro di Giobbe...). Nel corso della giornata di martedì 24 luglio, brevi estratti del lavoro svolto potranno, a discrezione degli allievi, essere mostrati al pubblico.